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Parte la campagna “Gullino Loves People”

Mai come quest’anno abbiamo pensato all’uomo, a quanto si rende responsabile del delicato equilibrio del nostro sistema ambientale e a quanto subisce la forza della natura. 

Gli eventi ambientali accaduti negli ultimi anni richiamano continuamente l’attenzione del nostro mondo ortofrutticolo perché anche da noi può partire il cambiamento.

shane-rounce-DNkoNXQti3c-unsplashPandemia, incendi, tempeste, cicloni, uragani, inondazioni si sono abbattuti nel nostro pianeta nel corso del 2020, segnandolo ancora una volta indelebilmente. Ma chi è la causa se non l’uomo? Cosa possiamo fare per fronteggiare un clima impazzito a causa delle nostre scelte scellerate?

E’ da qui che nasce l’idea della campagna GULLINO LOVES PEOPLE. Il nostro obiettivo è quello di  dare luce anche quanto di efficace l’uomo sta mettendo in atto per contrastare il #climatechange e fare un gesto d’amore verso la natura, perché nonostante tutto ci sono azioni sane e produttive che stiamo intraprendendo.

Nel corso dell’anno valorizzeremo la parte sana dell’uomo, quella produttiva, etica, attenta alle ricadute di ogni azione sull’ambiente.

Nel 2021 celebreremo l’umanità della nostra azienda Gullino, partendo dalle origini per giungere agli sguardi sul futuro e sul mondo in cui si colloca.

Il nostro vuole essere un inno all’uomo e alle risorse che possiede, perché crediamo fortemente che il cambiamento sia possibile e parta da noi!

Energia pulita per la nostra terra. Gullino e il fotovoltaico

Amiamo la nostra terra più di ogni altra cosa perché è lei che ci permette di raccogliere frutti buoni e sani, di lavorare, di far girare l’economia del nostro territorio e di essere uno dei fiori all’occhiello del cuneese. Sono questi alcuni dei motivi che ci spingono a rispettarla sempre più, avviando azioni mirate a limitare le immissioni di CO2, SO2, e NOX. Per questo sui nostri capannoni aziendali abbiamo installato ben 5 impianti fotovoltaici che ci consentono di produrre  circa 1.8 MWh all’anno di energia pulita, in grado di soddisfare il 30% del fabbisogno.

Un nuovo studio, intitolato “A high-resolution geospatial assessment of the rooftop solar photovoltaic potential in the European Union”, calcola che 1/4 del fabbisogno di elettricità dell’Europa potrebbe essere coperto proprio dal fotovoltaico su tetti e l’Italia sembra essere proprio fra i Paesi con il maggior potenziale in tal senso. L’analisi tenta di calcolare copia_di_cimg0751qual è il reale potenziale del fotovoltaico su tetto in Europa, utilizzando i dati geospaziali, quelli catastali e correlandoli grazie al machine learning (apprendimento automatico) e fornendo una valutazione affidabile della potenziale produzione di elettricità da fotovoltaico, con una risoluzione spaziale di soli 100 metri. Le potenzialità, secondo lo studio, sono decisamente elevate. I ricercatori hanno infatti valutato che i tetti dell’Ue potrebbero potenzialmente produrre 680 TWh di elettricità solare ogni anno (che rappresentano il 24,4 per cento del consumo attuale di elettricità), due terzi dei quali a un costo inferiore alle attuali tariffe residenziali.

Tornando ai nostri impianti, noi di Gullino abbiamo scelto esclusivamente prodotti europei mentre gli impianti sono stati tutti realizzati da un’azienda piemontese leader nel settore. L’energia pulita così generata viene utilizzata per confezionare i prodotti che andranno sul mercato, doppiamente sani e rispettosi dell’ambiente.

E’ questo il nostro contributo per salvare il pianeta.

Più info sono disponibili sul nostro sito internet

http://www.gullino.it/it/ambiente

#Futureloversforgenerations

 

Gullino collega ambiente e agricoltura con lo Standard Globale Leaf Marque

LEAF è l’acronimo di Linking Environment And Farming traducibile in italiano come “collegamento tra ambiente e agricoltura”. Questo standard di produzione è stato creato nel 1991 ed è rivolto al settore primario. Delinea un metodo per fare agricoltura nel rispetto dell’ambiente.

Scopriamo insieme perché anche noi di Gullino ne stiamo facendo il nostro fiore all’occhiello!

LEAF MARQUE è stato creato per sviluppare e promuovere la produzione integrata o Integrated Farm Management (IFM) nelle aziende agricole, unendo il meglio dei metodi tradizionali con la tecnologia moderna e la consapevolezza dei coltivatori.  Oggi Leaf Marque è un sistema di assicurazione di qualità basato sui principi della produzione integrata, ossia quel sistema di produzione agro-alimentare che utilizza metodi, mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dell’ambiente.

Chi possiede lo standard Leaf Marque è soggetto a ispezioni e certificazioni da parte di un organismo di certificazione autorizzato, quale CSQA.

Per questi motivi le nostre produzioni di frutta si pongono con un atteggiamento  responsabile nei confronti dell’ambiente e i nostri frutteti possono essere definiti etici.

Per conoscere l’elenco completo delle nostre certificazioni, clicca qui.

Friday for Future

Si parla finalmente di futuro ed ecologia. Lo si fa sugli autobus, nelle scuole, in famiglia e nelle aziende perché sembra arrivato il momento che aspettavamo da sempre: iniziare ad essere sensibili al tema ecologico.

We are finally talking about the future and ecology. It is done on buses, in schools, in the family and in companies because it seems the time has come that we have always been waiting for: to start being sensitive to the ecological theme.

La sensibilità è il fattore motivante dei grandi cambiamenti, per questo anche noi di Gullino crediamo fortemente nei #fridayforfuture, nell’importanza di scendere in piazza per parlare agli altri e mandare un messaggio forte, che vuole smuovere le coscienze e “bombardare” mediaticamente, finché la causa sarà cara a tutti.

bzona-1-90919.660x368Sensitivity is the motivating factor for big changes, that’s why we at Gullino also strongly believe in #fridayforfuture, in the importance of taking to the streets to talk to others and send a strong message, that wants to move consciences and “bomb” mediatically, until the cause is dear to everyone.

Il passo successivo sarà quello spettante ai Governi, alle multinazionali, a chi decide quotidianamente per noi, ma di una cosa siamo certi: senza la base non si va mai troppo lontano.

The next step will be that of governments, multinationals, those who decide daily for us, but we are certain of one thing: without the base, we never go too far.

Il Friday for future, noto anche come sciopero scolastico per il clima, è un movimento non violento di protesta, composto da alunni, studenti, insegnanti che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare a manifestazioni in cui chiedono e rivendicano azioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.

Greta-Thunberg-2Friday for future, also known as the climate school strike, is a non-violent protest movement, composed of students, students, teachers who decide not to attend school lessons to participate in events in which they ask and demand actions to prevent global warming and climate change.

L’organizzazione delle proteste e del movimento iniziò quando la svedese Greta Thunberg organizzò un’azione di protesta al di fuori del Riksdag (Parlamento del Regno di Svezia), con un cartello che recitava “Skolstrejk för klimatet” (Sciopero scolastico per il clima) durante l’agosto 2018.

The organization of the protests and the movement began when the Swedish Greta Thunberg organized a protest action outside the Riksdag (Parliament of the Kingdom of Sweden), with a sign that read “Skolstrejk för klimatet” (Climate school strike) during August 2018.

Il 27 settembre 2019 è stato l’ultimo FridayForFuture ed ha avuto una partecipazione mondiale. Moltissime anche le città italiane che hanno aderito, tanto da portare la nostra nazione ai vertici della classifica per partecipazione. La stessa Greta ha elogiato gli studenti e gli insegnanti che hanno sfilato nella nostra vicina città di Torino.

img800-la-sponda-degli-scienziati-afridays-for-future-143155On 27 September 2019 it was the last FridayForFuture and it had a worldwide participation. There are also many Italian cities that have joined, so as to bring our nation to the top of the ranking by participation. Greta herself praised the students and teachers who marched in our nearby city of Turin.

Aldilà dei racconti, ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa per le cause climatiche. Differenziare e farlo correttamente non è più sufficiente. Sembrava la svolta negli anni ’90 ma non è sufficiente. Noi di Gullino ci impegniamo, ad esempio, a rendere più sostenibile la nostra azienda grazie all’installazione di impianti fotovoltaici che ci permettono di limitare le immissioni in atmosfera di CO2SO2 e NOX con un notevole risparmio dei prelievi dalla rete nazionale e conseguenti benefici per l’ambiente. Produciamo biologico e anche grazie a questa scelta tuteliamo l’ambiente.

Beyond the stories, each of us should do something about the climatic causes. Differentiating and doing it correctly is no longer enough. It seemed the turning point in the 90s but it is not enough. At Gullino we are committed, for example, to making our company more sustainable thanks to the installation of photovoltaic systems that allow us to limit emissions into the atmosphere of CO2, SO2 and NOX with a considerable saving in withdrawals from the national network and consequent benefits for the environment. We produce organic and also thanks to this choice we protect the environment.

Ma ne siamo consapevoli. Non è abbastanza.

Il nostro impegno per il futuro di tutti è quello di continuare a ripetercelo ogni giorno!

But we are aware of it. Is not enough.

Our commitment to everyone’s future is to keep repeating it to us every day!

#Fridayforfuture

Simona Riccio e le sue #StorieBio

Oggi vogliamo intervistare e conoscere meglio Simona Riccio, uno degli assi portanti del progetto #StorieBio.

Simona da dove nasce e quando hai scoperto la tua passione per il food?

Innanzitutto desidero ringraziarvi per l’ospitalità nel vostro blog, per me è veramente un piacere ed un onore essere intervistata da un’azienda come la vostra.

La mia passione per il food nasce nel marzo del 1999 quando sono stata assunta nell’azienda dove attualmente lavoro, una grande azienda italiana di alimenti biologici pioniera del settore da oltre quarant’anni. Con il passare del tempo la mia passione per il food si fortifica soprattutto grazie agli studi che ho deciso di approfondire dopo il master in social media marketing. Da qualche anno tutte le mattine mi alzo alle 6.00 per leggere la newsletter di Italiafruit, testata nata nel 2001 dall’intuizione di Roberto Della Casa che, attraverso i loro articoli, mi ha aiutata a capire meglio il mondo che gira attorno all’alimentazione, con particolare attenzione all’ortofrutta, a capire come è cambiato e come cambieranno ancora le nuove esigenze degli individui, di come le aziende distributrici, i produttori, gli agricoltori, la grande distribuzione e i negozi specializzati devono cambiare per andare a soddisfare le nuove esigenze. Mi ha aiutata a capire i nuovi scenari, le difficoltà di ognuno di loro, ma anche a valutare le opportunità che molti non simona ricciocolgono. Tutte le mattine da anni condivido gli articoli che mi interessano in particolar modo sui miei canali social andando a dare la mia opinione, a fare sentire il mio pensiero, a cercare di comunicare alle persone che mi seguono quotidianamente cosa penso personalmente del nuovo scenario e piano piano negli anni, le persone che mi seguono sono preziose per me e sono sempre di più. Nascono molti scambi di idee ed è anche nata l’esigenza da parte mia di andare a conoscere le persone che seguo in prima persona. Tre anni fa ho anche iniziato a partecipare attivamente ai convegni di Italiafruit e mi ha aiutato veramente a capire i pensieri dei Top manager della gdo che seguo e dai quali imparo moltissime cose, ma anche a capire quali sono i nuovi problemi dei piccolini ed allora subentra la mia passione per il digitale ed ecco che nasce la “nuova” Simona, quella persona che cerca di incrociare i dati di fatto, i problemi e le opportunità che tutti hanno. In questo momento specifico, attraverso tutte le conoscenze che ho fatto, attraverso i contatti che sono riuscita ad avere, credo che una delle cose fondamentali che penso sia importante è proprio quello che il Made in Italy è oro in tutto il mondo e che solo attraverso il raccontarsi si può dare valore al prodotto e all’azienda senza dover svendere il prodotto. Le aziende devono imparare a comunicare nel modo giusto, attraverso un linguaggio nuovo, innovativo, formare e formarsi attraverso i professionisti, informare attraverso gli strumenti giusti come il web ed il mondo del digitale che ormai fa parte della nostra vita.

Simona ci racconti il progetto Storie Bio? Come è nato?

A fronte della mia personale mappatura appena descritta, nasce l’esigenza di fare qualcosa di concreto oltre a fare interviste preziose e di spessore a persone importanti di settore nel mio blog. Ed allora, sempre attraverso la rete, abbiamo conosciuto Bioqualità, che è una Rete di consulenti, donne e uomini che da oltre 20 anni “vivono” il mondo del biologico italiano. Dopo esserci seguiti sul web, conosciuti e parlati al Sana di Bologna lo scorso i-bambini-che-tengono-la-plantula-in-mani-come-conservano-il-concetto-del-mondo-nel-tono-d-39-annata-di-colore_7186-245 (1)anno, abbiamo capito che avevamo argomenti ed obiettivi comuni quindi, unite le forze, insieme a Kaos Communication, che è l’agenzia dove sono Project Manager del settore biologico, a Simone Stricelli – Creative Director e Digital Strategist di Kaos, Paolo Iammarino – autore delle illustrazioni e a Bioqualitàchiaramente, abbiamo dato alla luce #StorieBio.

StorieBio è un punto di partenza di un’esperienza editoriale che vogliamo portare avanti durante tutto questo 2018. Il progetto è interessante perché abbiamo unito la parte creativa all’affidabilità e fiducia di consulenti che da oltre 20 anni vivono il bio. L’aspetto tecnico è curato dal dr. Massimo Govonie la dr.sa Alessandra Zannoni, in collaborazione con il loro staff di consulenti. Mensilmente abbiamo scelto un prodotto che verrà raccontato e trasformato in fumetti ideati da Paolo e Simone e trasmettono i consigli dei consulenti di Bioqualità   Saranno accompagnati da 12 interviste che curo personalmente ad aziende che trattano il biologico alcune grandi e conosciute, altre più piccole ma tutte con delle storie molto interessanti. Ma non potevamo fermarci qui, ogni mese uno chef o foodblogger che conosciamo, ci delizierà con una ricetta appositamente elaborata con il prodotto di cui si parla in quel mese. Il tutto è scaricabile ed a fine anno si può avere del materiale utile e consultabile sia a livello cartaceo che digitale. Sicuramente lo renderemo disponibile sui nostri siti ed a disposizione di grandi e piccini. Tutto questo viene sviluppato a titolo gratuito, proprio per fare emergere la nostra passione per l’argomento e di quanto crediamo in questo progetto.

Cosa vuol dire biologico? Con quali aggettivi lo definiresti?

L’agricoltura biologica, come meglio voi di me sapete, si fonda su obiettivi e principi ideati per minimizzare l’impatto umano nell’ambiente e allo stesso tempo permettere al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile. La tendenza, sia perché le persone hanno sempre di più la cultura e non la moda di mangiare sempre più salutare e bio, è quella di aumentare da parte delle aziende agricole il terreno destinato a questo tipo di agricoltura. La cosa che vorrei però permettermi di dire è che sicuramente mangiare bio è un bene, ma non significa che il non bio significhi non buono. La sana alimentazione inizia da un cibo buono e sano, il bio è un plus.

Che consiglio ti senti di dare ai nostri lettori, soprattutto alle mamme che in fase di acquisto cercano di scegliere sempre i prodotti migliori per i propri figli?

La cosa che mi sento di consigliare le-mani-dei-bambini-che-piantano-il-giovane-albero-su-suolo-nero-insieme-come-conservano-il-concetto-del-mondo_7186-941a tutti è quello di cercare il prodotto buono e sano andando ad informarsi prima dell’acquisto di chi c’è dietro quel prodotto. E’ un po’ come quando vai al ristorante di uno chef che ti porta in tavola un prodotto presentato in maniera eccellente e poi però scopri che il prodotto non è così buono come ti viene decantato. Quando scelgo un prodotto voglio sapere cosa mangio, chi lo produce, come si produce, dove cresce, come si cucina, come si conserva, quali caratteristiche ha, a quali esigenze risponde, insomma devo sapere tutto. Alle mamme ancora di più consiglio di fare questo perché una sana alimentazione inizia dalla scelta del prodotto, del miglior prodotto per i bambini fin dallo svezzamento. Molte volte ci fermiamo al prezzo e non al valore del prodotto. E questo è un errore.

Nei mesi avete raccontato tante storie, tra queste ci saremo anche noi di Gullino. Fino ad ora qual è la storia che ti è più a cuore?

Ad oggi ho ben chiaro le aziende che ho intervistato e che mensilmente scoprirete anche voi. A cuore le ho tutte, dalla prima all’ultima perché ho cercato in loro la storia, la passione e l’amore dalla quale è nata l’azienda. Nella maggior parte dei casi, dietro le aziende che intervisto, c’è una storia che inizia nel secolo scorso ed emergono innanzitutto l’amore delle persone che, attraverso il sacrificio, hanno fatto nascere una piccola azienda che con il passare degli anni, con l’evoluzione e con il cambiamento del mercato e delle esigenze, sono cresciute fino ad essere dei nomi importanti riconosciute dal territorio italiano. Molte, sui loro siti web, hanno una piccola area dedicata alla storia ed al racconto dei loro prodotti, io ho cercato di andare un po’ più a fondo cercando di fare emergere ancora di più quei lati emozionanti che di un’azienda fanno un’azienda ancora più bella e sana. Quindi le porto tutte nel cuore.

Sappiamo che hai letto il nostro lavoro Le Avventure di Kiwito e Galita. Ti è piaciuto? Cosa hai trovato di interessante in questo nostro progetto?

Desidero ringraziare Carola per avermi fatto recapitare il libro che abbiamo immediatamente aperto in famiglia e letto. Devo ammettere che per me è stato un piacere leggerlo perché lo trovo sempre un bel mezzo di comunicazione il libro ed il fatto che lo abbia letto in una sola giornata mio figlio che ha 10 anni e che tendenzialmente preferisce il tablet ai libri, mi ha fatto ancora più capire che è un libro strutturato e studiato bene, semplice, chiaro, simpatico, ma con dietro un progetto, quello di sensibilizzare le famiglie, dai bambini agli adulti, al maggior consumo di frutta e verdura ed andando soprattutto a spiegarne i motivi. Nello specifico si va a spiegare come possono prevenire diverse malattie. Poi il fatto che tutto il ricavato delle vendite del libro venga dato in beneficenza, alla delegazione Lilt di Saluzzo, lo trovo veramente di grande stima. Non tutti lo fanno, come sempre dico, le aziende sono fatte di persone e per me questo è lo specchio della Famiglia Gullino.

Siamo nella fase finale di campagna elettorale. A tal proposito cosa ti sentiresti di chiedere per il futuro del bio alla classe politica che dovrà governare il nostro paese?

Bella domanda! Ci sarebbe talmente tanto da dire che si aprirebbe un dibattito. Il biologico fino a pochi anni fa era un prodotto di nicchia, tendenzialmente consumato da persone di cultura medio alta e benestante. Attraverso la continua informazione, la maggior parte delle persone hanno cambiato lo stile di vita e si sono dirottati sul bio quindi da prodotto di nicchia è diventato di massa o poco meno. Resta il problema prezzo. Il problema è stato preso in carico dalla grande distribuzione che per svariati motivi ha dato la possibilità a molte famiglie di poter acquistare i prodotti biologici a prezzi più accessibili. Il gap deve ritagliata-immagine-di-donna-che-inserisce-le-informazioni-sulla-carta-e-chiave-sul-telefono-o-laptop-mentre-acquisti-online_1423-71ridursi tra il negozio specializzato e la grande distribuzione, si dovranno diminuire i margini per poter far vivere grandi e piccoli. Credo che alla classe politica chiederei di modulare le aperture dei supermercati, aumentano di continuo di fronte ad una domanda che non aumenta nella stessa misura, chiederei di ridurre le ore lavorative alle mamme ed alle donne per poter vivere di più il supermercato e poter gestire meglio gli acquisti, ma soprattutto, con l’ingresso anche di e-commerce importanti, far sì che ci possa essere una concorrenza leale. Tutti devono lavorare e la concorrenza ci sarà sempre, ma le armi devono essere pari senza far sì che uno vinca e l’altro perda per regole non uguali.

Simona vogliamo chiudere questa intervista parlando anche di te. Come vedi e come speri sia la nostra alimentazione del futuro? Si parla molto di insetti, carne biotecnologica e di alghe. Che ne pensi?

Personalmente credo e ne sono convinta di vivere nel Paese più bello del mondo con un territorio fantastico, ricco di arte, turismo, prodotti che in nessun’altra parte del mondo hanno, una storia che pochi Paesi hanno, una cucina che ci invidiano in tutto il mondo. E’ vero che mangiare insetti è una cultura di paesi diversi dal nostro, ma sinceramente io amo il mio Paese e non riuscirei mai a tradire un piatto di spaghetti al pomodoro con parmigiano, basilico ed un filo di olio crudo sopra con un piatto di insetti o carne biotecnologica o alghe. Non mi permetto di giudicare questi altri “piatti” se così si possono chiamare, ma il futuro dell’alimentazione lo vedo come un ritorno alle ricette delle nostre nonne.

Un grazie a Simona, intanto vi consigliamo di dare un’occhiata alle sue #StorieBio

https://www.linkedin.com/in/simona-riccio-5aa82923/

http://www.kaoscommunication.com/blog/storie-bio/

https://www.bioqualita.eu/storiebio/.

http://www.kaoscommunication.com/blog/category/seed-crop/

Complimenti e auguri per il tuo brillante futuro.

Grazie a voi di cuore.

Via libera del Senato al testo unico sull’agricoltura biologica

E’ l’ennesimo passo avanti per il biologico made in Italy quello che da il via al testo unico sull’agricoltura biologica.

In Italy comes the unique text on organic farming.

Il testo, infatti, contiene elementi indispensabili per il raggiungimento di una stabilità nel settore bio e prevede un fondo stabile da stanziare in ricerca, il sostegno alle associazioni fra imprese in filiere e distretti e molti interventi volti a formare gli operatori di questo mercato che, chissà, fra qualche anno potrebbero indurre a stilare un testo ancora più evoluto. gullino biologicoPerché tutto, nei prossimi anni, potrebbe giocarsi tra formazione e ricerca.

The text includes research, training of operators and business union to create districts and chains. 

Attraverso le politiche agricole di sostegno al biologico è, infatti, possibile incentivare l’adozione di buone prassi ambientali, fondamentali per lo sviluppo rurale, e servizi ecosistemici per il vantaggio di tutti.

Through organic farming policies, it is possible to stimulate the adoption of good environmental practices, fundamental to rural development, and ecosystem services for the benefit of all.

In attesa dei prossimi sviluppi, possiamo dire a voce alta che l’Italia è sempre più bio!

Italy is increasingly bio!

Sport e benessere: 5 consigli per correre in montagna nel mito dei Gemelli Dematteis

Gullino ama la montagna e lo dimostra con il sostegno alle attività atletiche dei Gemelli Dematteis, perla sportiva delle valli del Monviso e simbolo forte del fairplay e dell’amore per la vita.

Gullino loves the mountain, so the twins Dematteis are supported. They are the sport’s symbol and love for life!

Nel produrre frutta, praticare la lotta integrata e l‘agricoltura biologica, Gullino rimarca corsaogni giorno la propria vocazione per la promozione di uno stile di vita sano che dall’alimentazione arriva fino alla pratica sportiva.

Gullino well being and for this reason it produces organic. Well-being goes from eating to the sport.

Per questo oggi un articolo su come praticare la corsa in montagna. Una sorta di vademecum “per negati” e per chi vuole cominciare a curare il proprio benessere.

There! We give you some tips to practice the mountain race.

Trofeo-Valli-Bergamasche-Leffe-B.-DematteisLa corsa in montagna … chi la prova ne rimane spesso stregato. Correre in mezzo alla natura, su percorsi incontaminati, con la fatica che diventa una piacevole compagna di viaggio, è tanto impegnativo quanto avvincente e, a pensarci bene, incarna molti degli aspetti che rendono tanto affascinante l’esperienza della corsa. La sfida con se stessi, per prima cosa. E poi la bellezza del paesaggio, ma anche l’impegno nel fare qualcosa di apparentemente irrazionale, ma che affonda le radici nel nostro primitivo bisogno di muoverci in piena libertà. Tuttavia, correre in montagna nasconde alcune insidie che è necessario conoscere per potersi preparare bene. e vivere nel migliore dei modi quest’esperienza. Per prima cosa la corsa in montagna tradizionale si divide in due grandi sotto-specialità: la corsa di sola salita, quella di salita e discesa. Negli ultimi quindici anni sono nate competizioni di sky-running, con percorsi ad alta quota e passaggi da alpinismo vero e proprio, e di trail-running, specialità in piena evoluzione che, in genere, prevede distanze di gara molto più lunghe, fino a 80 km ed anche oltre.

Running in the mountains is not easy. There are two great specialties: the only climb race and the climb and the descent race. Other disciplines have emerged in recent years: the sky-running and trail running.

Detto ciò, passiamo a qualche semplice consiglio del dott. Luca Del Curto:

Let’s find out together how to prepare with Dr. Del Curto’s advice:

1 – Scegliete percorsi adatti a voi (Choose the paths best suited to you)

DematteisBernardNella corsa in montagna è fondamentale non sopravvalutarsi. Se non avete esperienza con la corsa in montagna, scegliete percorsi di lunghezza massima pari alla durata della vostra corsa rigenerante (esempio 40/50 minuti), e con dislivelli non eccessivi (massimo 300 metri totali).

2 – Attenti al dolore alle gambe (Beware of the pain in the legs)

Dopo una corsa in salita può capitare di sentire le gambe totalmente “vuote” e un po’ dure, mentre dopo una corsa in discesa i dolori muscolari sono molto più intensi e, a volte, rendono difficile addirittura il cammino nei giorni successivi. Nel primo caso, le sensazioni sono causate dall’intenso utilizzo delle fibre muscolari, mentre nel secondo vi sono dei veri e propri micro-traumi muscolari, che necessitano almeno 2-3 giorni per essere recuperati. Non vi spaventate, ma alternate le sedute in montagna con allenamenti in pianura, oppure con altri mezzi allenanti, per esempio la bicicletta.

3 – Preparatevi (Prepare yourself athletically)

Gemelli-Dematteis-18I dolori muscolari si possono prevenire con esercitazioni a secco di rafforzamento muscolare e di equilibrio (esercizi propriocettivi). Se vivete in pianura e avete intenzione di fare qualche allenamento o qualche gara in montagna, dedicate 20 o 30 minuti a giorni alterni a questi esercizi

4 – Occhio alla discesa (Be careful of the descent)

La discesa caratterizza la corsa in montagna ancor più della salita. Vietato improvvisare, non solo per il rischio di infortuni, sempre presente con il terreno sconnesso di moltediscese, ma anche per i già citati dolori muscolari. Basta essere prudenti, rimanere concentrati, ma anche decontratti, e tutto sarà più semplice, anche in discesa.

5 – In salita, non faticate troppo (Uphill do not get tired too)

Gemelli-Dematteis-12In salita basta davvero poco per andare fuori giri e trasformare una corsa impegnativa ma piacevole in un vero e proprio calvario. Soprattutto se siete alle prime armi, mantenete sempre un buon margine, già dall’inizio della salita: riuscirete ad arrivare in fondo senza troppi patemi d’animo, vi godrete il paesaggio e i benefici dell’allenamento saranno gli stessi.

A questo punto, non vi resta che scegliere la vostra meta e lasciarvi conquistare dai magici scenari del nostro Monviso: buona corsa (in montagna) a tutti da Gullino e dai gemelli Dematteis!

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In Italia spopola il biologico

Il mercato italiano del biologico è in forte espansione e lo dimostrano i numerosi spacci e supermercati dedicati esclusivamente alla distribuzione di questo tipo di prodotto. Dalla frutta ai cosmetici, gli italiani sono sempre più attratti dal consumo consapevole ed etico che solo un prodotto biologico può garantire.

The Italian organic market is booming. It’s increasing the number of organic supermarkets where they sell fruits, vegetables, cosmetics, meat etc .. Italians are more and more sensitive to eating healthy.

Questo grazie ad una bananas-698608_960_720sensibilità che negli anni è cresciuta, orientando i consumatori ad un mercato più sicuro, a dispetto dell’inquinamento che contamina gran parte delle produzioni convenzionali.

l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che pubblica il rapporto nazionale pesticidi nelle acque, presenta l’edizione 2016 nella quale si legge che sono stati trovati pesticidi nel 63.9% dei 1.284 punti di prelievo delle acque superficiali e che è risultato contaminato il 31,7% dei 2.463 punti di campionamento delle acque sotterranee (quelle da cui dovrebbero attingere gli acquedotti). Sono state trovate 224 diverse sostanze chimiche di sintesi, in crescita rispetto agli anni precedenti (erano 175 nel 2012). A far la parte del leone sono i diserbanti, ma è in significativo aumento la presenza di anticrittogamici e insetticidi, soprattutto nelle acque sotterranee.

The ISPRA in the waters found pesticides, herbicides, insecticides, fungicides and many other poisonous substances. 

pesticidiIl mercato biologico si inserisce proprio in questo clima di contaminazione (diremmo velenosa) dei prodotti della terra ed esprime l’alternativa delll’agroalimentare italiano, quello sano e di qualità, per questo è un mercato in crescita con oltre 200.000 addetti nelle aziende agricole ed il 61,8% dei comuni italiani centro meridionali interessati dall’impatto di almeno un’azienda biologica attiva. Basti pensare che in 55 comuni italiani la superficie agricola biologica supera il 60% di quella totale, e questo è davvero un grande successo visto con gli occhi di chi, come noi di Gullino, ha fatto una precisa scelta.

The organic market, however, avoids these poisons and provides quality foods. In fact it is
a growing market with more than 200,000 employees. The 61.8% of italian municipalities hosts organic farms. This is good news for those who, like Gullino, chose to produce organic.

biologicoE i titolari e conduttori di queste preziose aziende biologiche? Nella maggior parte dei casi hanno un’istruzione universitaria di primo o secondo livello, sono under 40, usano strumenti informatici e molti di loro hanno un sito internet e vendono on-line, a dimostrazione di una nuova classe di lavoratori ed imprenditori che guarda alla terra con la voglia di tradizione ma alla ricerca di crescita ed innovazione.

Entrepreneurs and workers of organic sector have a high level of education, they use the technologies, they’re young and companies have digitized.

Quello biologico è un sistema d’imprese che coltiva circa l’11.2% dell’intera superficie agricola italiana, senza un grammo di sostanze chimiche di sintesi che inquinino le falde acquifere, nella tutela della biodiversità e della fertilità naturale del suolo, nel rispetto dell’allevamento animale al pascolo ecc…

Il biologico italiano è un mercato tecnologicamente all’avanguardia!

Organic Italian is a technologically advanced market!

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Il bio in Italia conquista 7 donne su 10

Quando si parla di biologico si pensa sempre ed esclusivamente al food eppure non solo di food vive l’uomo, ma di cosmetici, prodotti per l’igiene e molto altro. Nei negozi vengono sempre più spesso scelti abiti realizzati con tessuti organici, pacchetti vacanze che prediligono attività all’aria aperta, trattamenti per il benessere e la salute generale.

18bdd04e288fc232234be2fb5ea8bf38_XLPeople increasingly  choose organic products. In stores we find food, clothing with organic fabrics, cosmetics etc …

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