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Il 2020 è l’anno internazionale dedicato alla salute delle piante

Il governo della Finlandia e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) hanno proclamato il 2020 come anno di riconoscimento e protezione della salute delle piante per ricordarci che dal mondo vegetale dipende la nostra vita sulla Terra. Sarà questa un’opportunità unica nella vita per sensibilizzare il mondo su come proteggere la salute delle piante, porre fine alla fame, ridurre la povertà, proteggere l’ambiente e favorire lo sviluppo economico.

E’ proprio dalle piante che viene più dell’80% delle risorse alimentari che consumiamo e il 98% per cento dell’ossigeno che respiriamo. Gli ecosistemi forestali, ad esempio, forniscono all’uomo materie prime, sono culle di biodiversità e disinquinano l’aria che Le-piante-hanno-unanima_La-chiave-di-Sophia-w855h425@2xrespiriamo.

L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) stima che 20 miliardi di dollari nel commercio di prodotti agricoli sono persi ogni anno a causa di parassiti delle piante. Una migliore applicazione di norme fitosanitarie a livello globale ridurrebbe queste perdite, faciliterebbe il commercio internazionale e sosterrebbe anche la sicurezza alimentare.

Gli infestanti e le malattie delle piante costano all’economia globale circa 220 miliardi di dollari all’anno e gli insetti dannosi circa 70 miliardi di dollari.

“Ci auguriamo che questo nuovo Anno Internazionale della Salute delle Piante possa innescare una maggiore collaborazione globale a sostegno delle politiche fitosanitarie a tutti i livelli, che contribuirà in modo significativo all’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile” ricorda Jari Leppä, Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste finlandese.

 

Tutto ciò dimostra che il concetto di salute è trasversale e non riguarda soltanto l’essere umano, anzi, tutti gli organismi viventi sono interconnessi e dal benessere dell’uno dipende quello dell’altro.

Gullino certifica a pieno la qualità

Il panorama delle certificazioni agroindustriali è ampio e dispersivo per i non addetti ai lavori, eppure ogni amante del kiwi Gullino dovrebbe conoscere il tipo di scelte che sono alla base di un prodotto succoso e delizioso, sempre pronto a condire le nostre tavole di bontà e squisitezza.

La genuinità dei prodotti Gullino è il frutto di anni di lavoro, spesi a ricercare la perfezione di una coltivazione biologica, a garantire la tracciabilità dei prodotti, a coltivare, raccogliere e distribuire nel rispetto dell’ambiente circostante e in modo conforme a norme, direttive e disciplinari di settore.

slide-certificazioniGullino ha scelto di certificare tutti i suoi prodotti per comunicare meglio con tutti i principali attori della filiera ortofrutticola.

Le aziende agricole sono tutte certificate GlobalGap, in quanto rispettano i seguenti requisiti:

  • Salute, sicurezza e welfare dei lavoratori
  • Tutela e conservazione dell’ambiente
  • Gestione dei rifiuti e residui aziendali e loro riutilizzo
  • Tracciabilità
  • Gestione consapevole degli OGM e del materiale di propagazione
  • Gestione del suolo e della fertilizzazione
  • Gestione delle risorse idriche e irrigazione
  • Difesa integrata delle colture e corretto utilizzo dei fitofarmaci
  • Gestione della raccolta e manipolazione dei prodotti in condizioni controllate di igiene e qualità

Gullino, inoltre, produce nel rispetto dello standard  Tesco Nurture, essenziale per chi  rifornisce la catena distributiva inglese. Questo standard promuove e richiede l’applicazione delle buone pratiche agricole integrate con aspetti di sicurezza e salute dei lavoratori, igiene e sicurezza dei prodotti alimentari, rispetto dell’ambiente, della flora e della fauna selvatiche, riduzione e riutilizzo dei rifiuti e degli inquinanti, razionalizzazione ed ottimizzazione dell’utilizzo dell’acqua e delle fonti di energia non rinnovabili. Anche questo, infatti, è il nostro modo di porci in maniera responsabile nei confronti dell’ambiente.

Le aziende Tetto Bernardo e Gullino Attilio aderiscono anche allo standard GRASP per le politiche sociali rivolte ai dipendenti.

come_lavoro_1_rid_al_68 Non mancano altre certificazioni quali la GSFS (Global standard for food safety), certificazione dei processi produttivi  nella fase di magazzino richiesta dalle grandi catene anglosassoni, e IFS (International Food Standard), certificazione di filiera richiesta dalla distribuzione tedesca.

Gullino, infine, è registrata sulla piattaforma SEDEX che non è uno standard, né un codice di condotta, né una certificazione bensì un’organizzazione senza scopo di lucro con il compito di indurre le catene distributive a migliorare sempre più aspetti di etica professionale. Con SEDEX vi è una veloce condivisione e visualizzazione di informazioni sulle norme in materia di lavoro, salute e sicurezza, ambiente e etica professionale.

Di seguito tutte le certificazioni di Gullino, conquistate negli anni con caparbietà e determinazione. Per ogni ulteriore approfondimento vi consigliamo di visitare il sito, cliccando qui.