Come vanno le cose in Piemonte? Quali sono i frutti?
Come vanno le cose in Piemonte? Non bene, e non solo per la mancanza di manodopera e i rincari generali. Oggi affrontiamo insieme a Giovanni Gullino un momento di difficoltà che vive il comparto ortofrutticolo piemontese, a causa dell’assenza di una programmazione strategica.
Il Piemonte, come ormai sappiamo, è leader nazionale nella produzione di kiwi, mele, piccoli frutti e frutta estiva e per questo motivo si colloca quale capofila nella presentazione di un problema generale che interessa il settore.
Oggi condividiamo con voi le parole di Giovanni Gullino, intervistato dal Corriere Ortofrutticolo
“Dal punto di vista commerciale per il Piemonte creare organizzazioni di filiera sostenibili è sicuramente una priorità. Costruire relazioni forti tra centrali frigorifere e produttori genererà beneficio per tutto l’indotto dell’ortofrutta generando risultati finanziari migliori. Per dare forte riconoscibilità alla frutta piemontese sarà necessario proporre modelli nuovi nei rapporti tra fornitori e confezionatori/esportatori per consolidare l’immagine delle specialità piemontesi con programmazioni misurate e strategiche. Per crescere sarà necessario abbandonare le scelte “fai da te” nell’ambito delle produzioni frutticole per poter rafforzare l’identità e la specializzazione di ogni realtà commerciale che dovrà proporre/programmare e garantire contratti di filiera duraturi e soddisfacenti al mondo produttivo”.