Come sarà l’agricoltura del futuro?

Se ne parla in una serie podcast ideata da Gullino

Come sarà l’agricoltura del futuro? Cos’è il Green Deal europeo? E in che modo conciliare l’esigenza della conservazione della biodiversità, della neutralità climatica con le pesanti ripercussioni che il settore agricolo sta subendo dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina? 

In due parole: come sarà l’agricoltura di domani? Digitale, femminile, biologica, fertile, a zero sprechi e innovativa secondo gli ospiti di questa serie podcast che l’azienda Gullino ha creato allo scopo di immaginare meglio il futuro prossimo per orientare più efficacemente il complesso e variegato presente che ci troviamo di fronte. 

Giovanni Gullino, protagonista di una delle 6 puntate, parlando di biologico sottolinea un cambiamento importante avvenuto nel corso degli anni circa la sempre maggiore consapevolezza dei consumatori. Quella che viene chiamata la food Citizenship, o cittadinanza alimentare, può rappresentare un contributo importante nell’ambito di scelte alimentari più sostenibili. 

Un’altra puntata è dedicata al documentario Fertile e vede la partecipazione di Alessandra Ravaioli Presidente dell’Associazione Nazionale delle Donne dell’Ortofrutta. Il documentario ha raccontato scene di vita quotidiana che diano una visione più completa del lavoro e dell’impegno femminile in un comparto nel quale sono state per tanto tempo ignorate.

Credo sia arrivato il momento in cui le donne si uniscano per essere sempre più rappresentative nei tavoli decisionali dell’ortofrutta perché all’interno di questo ambito ci sono moltissime donne che lavorano e intendiamo dare loro voce affinché siano più visibili – dichiara Carola Gullino, Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, Managing Director dell’azienda Gullino nonché protagonista di una delle puntate dedicate al perché l’agricoltura del futuro sarà femminile. 

Femminile, biologica, fertile, ma anche attenta agli sprechi, innovativa e digitale. 

In che senso agricoltura digitale? A rispondere c’è Frédéric Sirizzotti, direttore generale Maf Roda Italia, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di linee di calibratura e confezionamento di prodotti ortofrutticoli. Sirizzotti dice:

Le sfide del futuro prossimo sono immense per il settore agricolo. Si dovranno combinare, in un modo sempre più accurato, la qualità del prodotto, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente e del clima. Il digitale rappresenta un passaggio obbligato su questo percorso. Il settore agricolo è uno dei più esigenti al mondo perché parliamo di prodotti freschi destinati al consumo diretto. In questo settore le innovazioni tecnologiche sono state moltissime e una delle sfide più importanti è data dallo sviluppo di sensori elettronici che hanno permesso di garantire in tempo reale la qualità dei prodotti commerciali.

Sono tante le sfide che si presentano ogni giorno nel settore agricolo. A confermarlo c’è anche  Enrico Zignani di Apofruit che rileva importanti cambiamenti nel mercato ortofrutticolo, un mercato nel quale è complesso fare una programmazione innovativa visto che i cicli durano periodi lunghi come 15-20 anni. 

A chiudere il podcast dedicato all’agricoltura del futuro, o del presente, come direbbe lei c’è Simona Riccio, Agrifood specialist e Fondatrice e conduttrice della trasmissione Parla con me! 

Simona come gli altri intervistati rileva un cambiamento importante nella mentalità del consumatore. 

Sempre più i consumatori sono sensibili al tema dello spreco alimentare e nei loro consumi scelgono in modo consapevole. La cultura verso il cibo è mutata anche in seguito alla pandemia globale da Covid-19, che ha messo tutti a dura prova rispetto ai propri e personali consumi alimentari. Sembra che le persone oggi preferiscano consumare cibi sani e salutari, acquistando più spesso e consumando cibo fresco.

Per ascoltare il podcast: 

Spotify: https://open.spotify.com/show/39dDqcG2ec2YW2gtAQH6T5

Spreaker: https://www.spreaker.com/show/come-sara-l-agricoltura-del-futuro
Il podcast è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione Nazionale delle Donne dell’Ortofrutta, di Apofruit, di Parla con me, di Parlami di sprechi e di Maf Roda Italia.